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“L’Alzheimer è particolarmente triste e orribile perché il paziente perde il proprio «io» molto prima che il corpo muoia.”
Jonathan Franzen
La pet therapy come sostegno contro l’Alzheimer
La malattia di Alzheimer è, attualmente, la forma più diffusa di demenza (57%) ed è tra le patologie più riscontrate nella popolazione anziana occidentale.
Essa prende il nome dal neurologo tedesco (Alois Alzheimer) che per primo descrisse i sintomi e gli aspetti neuropatologici che la caratterizzano. Il suo esordio è spesso subdolo e sottovalutato; il suo decorso può essere suddiviso in diverse fasi, ognuna delle quali è caratterizzata dal declino di determinate funzioni superiori e dalla comparsa di segni neurologici.
Molti studi ormai sostengono l’efficacia della Pet therapy nel trattare persone affette da Alzheimer. Essa, affiancandosi come co-terapia alle terapie classiche, ha lo scopo principale di migliorare la qualità di vita del paziente.
L’interazione con l’animale permette un maggiore coinvolgimento dei pazienti durante l’attività, e gli studi dimostrano che tramite esse è possibile notare dei miglioramenti a livello cognitivo, fisico e psico-sociale:
il prendersi cura di un animale (darli da mangiare, spazzolarlo, portarlo a passeggio) permette di migliorare le capacità motorie e sensoriali.
la presenza dell’animale aiuta a stimolare e migliorare il livello di attenzione, la comunicazione, l’interesse e la memoria.
l’animale facilita le interazioni sia tra i pazienti coinvolti nell’attività che con gli operatori, andando così a favorire un miglioramento nella percezione del benessere generale, dell’autostima e dell’autoefficacia.
Concludendo, non essendo ancora stata trovata una cura per l’Alzheimer, lo scopo delle attività assistite con l’animale diventa quello di ridurne l’impatto il più possibile, andando a stimolare le funzioni che questa malattia colpisce nel tentativo di rallentarne il più possibile il decorso.
In particolare nelle prime fasi della malattia questo tipo di attività permette di ottenere dei benefici importati per lo stato di benessere generale dei pazienti.
Per conoscere i servizi offerti alle persone anziane, v’invito a visitare la pagina di Killia
La pet therapy come sostegno contro l’Alzheimer
Valentina Sannino
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